Pescare il Salmerino nel Lago di Molveno

pescare pesce pregiato e di ottima qualità come il salmerino e il persico

Nel Lago di Molveno ci sono diverse gustose qualità di pesce: lo squisito e pregiato pesce salmerino alpino, un salmonide che ama stare in profondità, il persico e la trota, lucci e cavedani. Oltre alla normale Licenza di pesca è necessario acquistare (c/o APT) il permesso locale di pesca nel lago.

Il Salmerino Alpino, un salmonide ricercato per le sue carni bianche e prelibate, ha ripopolato il Lago di Molveno dopo un lungo e meticoloso lavoro dei volontari e della associazione pescatori di Molveno.

il re dei fondali

La pesca del Salmerino Alpino è impegnativa e di soddisfazione perché a parte un breve periodo all'inizio dell'apertura della pesca e non oltre il mese di giugno che è insidiabile dalla riva, per il resto dell'anno vive nelle acque profonde del lago di Molveno in branchi, infatti il Salmerino è una specie di fondo e di conseguenza anche le tecniche di pesca sono specifiche per poterlo insidiare negli spot del lago che vanno dai 30 metri, 60 metri e oltre, ricordando che il Lago di Molveno raggiunge una profondità massima di 124 metri.

ritorno dalla pesca

Breve descrizione del salmerino

Il Salvelinus Alpinus detto Salmerino Alpino, assomiglia vagamente alla trota ma ha una forma allungata e affusolata, la sua colorazione è scura a macchie tonde più chiare, ha mascelle più forti e più grosse di quelle della trota munite di numerosi piccoli denti, le pinne del dorso e della coda sono grigie mentre la pancia e le pinne ventrali e pettorali hanno riflessi rosati tendenti all'arancio con leggero bordo bianco.

Cosa mangia il salmerino

Si nutre di zooplancton e macrozoobenthos, larve, insetti, molluschi ed è anche un predatore. Infatti il salmerino adulto si ciba anche di salmerini più piccoli, di cobite barbatello e della sanguinerola. Quando ad ottobre, inizia a riprodursi, la femmina depone centinaia di uova sui fondi ghiaiosi e il maschio si colora vivacemente e il ventre diventa di un rosso-arancio.

brevissima storia del salmerino di Molveno

Perché è tornato a ripopolare il Lago? E dove era andato? Oramai la storia è nota, sebbene fare un cenno veloce ti aiuta a comprendere anche la travagliata storia del Salmerino strettamente legata a quella del Lago di Molveno. Nei primi anni del dopoguerra, venne deciso di sfruttare il lago per uso idroelettrico e negli anni '52-'53 iniziarono i lavori che cambiarono radicalmente la natura e la temperatura del lago. Il Salmerino di Molveno si salvò perché parte della fauna fu trasferita al Lago d'Iseo e in seguito gli avannotti del ceppo di Molveno vennero reintrodotti nel Lago di Molveno per ripristinarne la presenza. Il progetto ha avuto successo ed è importante per rimediare agli errori della gestione delle risorse del territorio, imputabili esclusivamente a persone di scarsa preparazione e mancanza di lungimiranza.

suggerimenti per la pesca del Salmerino

sappiamo che è un pesce di fondo, robusto ed anche predatore e solo in brevi periodi si avvicina alle rive.

Quindi per la pesca del salmerino dalla riva, al massimo fino giugno, l'esca migliore sembra essere la camola del miele. Questa esca insieme alla tecnica della bombarda, ovvero peso di oltre 20 gr. per poter lanciare abbastanza lontano e inabissarsi velocemente è abbastanza remunerativa. Oltre questo breve periodo, visto che sta sui fondali, è auspicabile la pesca dalla barca alla ricerca degli spot più popolati di salmerino, utilizzando come esca la sanguinerola viva.

Elemento comune è quello di dotarsi di una canna robusta con un filo trecciato, che rimane più rigido e trasmette fedelmente i movimenti pesce-esca. In ultima analisi è meglio non distrarsi e mantenere l'attenzione al nostro galleggiante se vogliamo gustarci il salmerino alpino di Molveno.